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Design

s. (dall'ingl. «disegno, progetto», dal fr. dessein).

Fonti: Enciclopedia online Treccani, Vocabolario online Treccani, Istituto Europeo per il Design e la DisabilitàDesign for All Italia.

Termine inglese riferito alla progettazione di oggetti prodotti industrialmente (disegno industriale). Con riferimento ad altri settori operativi: graphic d., la ricerca creativa e la progettazione di libri, di stampati pubblicitari; town d., la progettazione mirante a dare ordine e forma a parti di città, ad attrezzature collettive, a parchi pubblici; visual d., la progettazione di immagini per la informazione visiva: cartelli, simboli, segnali; fashion d. progettazione nel settore della moda, attività dello stilista ( fashion designer).

Design for all
In it. «Progettazione per tutti», correlato a Universal Design. Elaborato da Istituto Europeo per il Design e la Disabilità (EIDD) è stato definito dalla Dichiarazione di Stoccolma del 2004 (DfA) come «il design per la diversità umana, l’inclusione sociale e l’uguaglianza». I progetti nascono sempre dall’osservazione, dalla ricerca e principalmente dalle richieste della committenza. DfA mi è utile per avere molta attenzione all’utenza ampliata: il Design tradizionale progetta spesso e volentieri per astrazione considerando l’essere umano standard. Di fatto l’individuo standard non esiste in quanto è un sistema complesso di abilità diversificate, a volte disabilità, e soprattutto desideri, aspirazioni. Design for All è il design per la diversità umana, l’inclusione sociale e l’uguaglianza. Questo approccio olistico ed innovativo costituisce una sfida creativa ed etica per tutti i progettisti, designer, imprenditori, amministratori e dirigenti politici. Il DfA ha lo scopo di consentire a tutte le persone di avere pari opportunità di partecipazione in ogni aspetto della società. Per raggiungere questo obiettivo, l’ambiente costruito, gli oggetti quotidiani, i servizi, la cultura e le informazioni – in breve, tutto ciò che è stato progettato e realizzato da persone ad essere utilizzati da persone – deve essere accessibile, conveniente per tutti nella società da utilizzare e rispondente alla diversa evoluzione umana. La pratica del Design for All fa uso cosciente dell’analisi dei bisogni e delle aspirazioni umane e richiede il coinvolgimento degli utenti finali in ogni fase del processo di progettazione.