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Pratiche sociali

Fonti: E. Wenger (2006) Comunità di pratica, Cortina editore, Milano,
Regione Emilia-Romagna.

Insieme di comportamenti, pratiche, azioni e costumi integrati in un contesto comune per un gruppo di persone. Sono parte della cultura e hanno un valore inestimabile all’interno della comunità. Ogni società ha le sue pratiche sociali, che sono in costante evoluzione; cambiamenti che si adattano alle esigenze che si presentano in ogni fase dello sviluppo.

Comunità di pratica (CdP)
Il concetto si deve a Étienne Wenger, che le definisce come «gruppi di persone che condividono un interesse per qualcosa che fanno e imparano a farlo meglio mentre interagiscono regolarmente». Wenger individua tre caratteristiche che distinguono una CdP da ogni altra aggregazione:

  • la presenza di un “dominio”: un argomento che accomuna tutti i suoi membri e l’adesione ad essa, in quanto implica un senso di appartenenza e un impegno di ciascuno riguardo al “dominio” attorno al quale si forma;
  • il secondo requisito  è che le persone da cui è composta imparino e condividano, con continuità, ciò che sanno
  • infine deve essere formata da professionisti che sviluppano un repertorio comune e condiviso di norme, procedure, informazioni, simboli, oggetti, strumenti e metodi di soluzione di problemi.