Fonte: Enciclopedia dele Scienze Sociali,
Vocabolario online Treccani.
1. Complesso di strutture e di organi affini o coordinati per una funzione specifica.
2. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro o con l’ambiente esterno, reagisce o evolve come un tutto, con proprie leggi generali.
3. Modo in cui è organizzato un settore della vita di una collettività, di una nazione, o anche una sua istituzione, una sua struttura: s. sociale, politico; un s. sociale fondato sulla giustizia; il s. feudale; s. democratico, totalitario; s. di governo; s. rappresentativo (s. monocamerale, bicamerale); il s. costituzionale inglese; s. giudiziario, carcerario; s. produttivo; s. scolastico, il complesso delle istituzioni scolastiche ordinate secondo i gradi, i tipi o gli ordini degli studi.Esistono diversi tipi di sistema sociale: in primo luogo i sistemi di interazione, che richiedono agli attori la disponibilità reciproca; in secondo luogo i sistemi di organizzazione, basati sull’appartenenza; in terzo luogo i sistemi funzionali come l’economia, la scienza, la politica e il diritto, che presuppongono attori le cui azioni sono interdipendenti con riguardo alla soluzione di un problema funzionale specifico, come la gestione di risorse scarse, il progresso della conoscenza, la formazione di decisioni collettivamente vincolanti o l’interpretazione e l’applicazione della legge; in quarto luogo, infine, la società, il sistema più ampio di tutti, che dispone di una quantità massima di risorse sociali per la propria autoproduzione e riproduzione.
I moderni Stati nazionali si sono sviluppati come sistemi sociali autopoietici di questo tipo, e tuttavia non sono completamente autonomi in quanto dipendono dall’input di risorse dall’esterno. Ciò che li distingue non è tanto l’autosufficienza quanto l’organizzazione incentrata sulla cittadinanza, la struttura statuale e la sovranità territoriale.