Il progetto del nuovo edificio “Casa della Salute di Casalgrande” prende le mosse dalla volontà di assicurare la realizzazione di un ambiente accogliente, fortemente permeabile alla luce naturale e che esprima spazi con un carattere non istituzionale ma comunque in grado di assecondare le esigenze dei cittadini e della comunità, i quali devono riconoscere nella struttura un luogo di effettiva progettazione della gestione della salute e non di mera erogazione di prestazioni sanitarie. La volontà di perseguire un corretto inserimento della struttura nel contesto ha suggerito una configurazione insediativa in grado di assecondare la conformazione del lotto, capace di integrarsi con la vegetazione arborea già presente, della quale si è prevista la conservazione della quasi totalità degli elementi. L’edificio in termini simbolico–percettivi si mostra aperto e accogliente grazie alla presenza di ampie porzioni vetrate, che contribuiscono ad un’elevata qualità degli ambienti interni e consentono di percepire la struttura come un luogo facilmente riconoscibile e accessibile. Il tema del rapporto tra interno ed esterno è stato ulteriormente rafforzato dalla presenza di una relazione diretta con gli spazi offerti dal giardino circostante che in alcuni casi diviene parte integrante dello spazio di cura come nel caso dell’area destinata alla Neuro Psichiatria Infantile (NPI). Il processo di definizione dei layout distributivi ha posto particolare attenzione al tema dell’accoglienza, della presa in cura e della facilità di accesso all’offerta dei servizi, traducendosi nella creazione di uno spazio baricentrico, caratterizzato da grande presenza di luce naturale. Tale zona centrale ha lo scopo di agevolare e orientare le persone facilitando l’utenza nell’interazione verso le diverse aree, caratterizzate da elevata prossimità funzionale, dove sono collocati i servizi offerti, in coerenza con le linee guida regionali “Casa della Salute: Indicazioni regionali per la realizzazione e l’organizzazione funzionale”.
Le destinazioni previste al piano primo, facilmente e direttamente accessibili dall’atrio centrale, attraverso ascensore e scale, sono collocate in una ideale continuità con lo spazio di accoglienza e informazione attraverso la comunicazione spaziale degli ambienti connettivi del piano primo che si affacciano sull’atrio d’ingresso. Il progetto si fa promotore di criteri di umanizzazione e psicologiaambientale mediante la caratterizzazione di ambienti nonistituzionali, in cui sia privilegiata una configurazione domestica.In quest’ottica un particolare tema è costituito dall’attesa che, perquanto temporalmente contenuta, confida nella gestionedi situazioni caratterizzate dalla presenza contemporanea di adultie bambini con patologie e diverse esigenze o dove la presenzadi mamme in allattamento, anche in funzione di un’utenzamulticulturale, può generare esigenze particolari di privacy.