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Comfort

s. (der. ingl., dal fr. comfort «ciò che dà forza, soccorso»).

Fonte: Teknoring, Inail, Salute.gov.it

Il comfort è una condizione che coinvolge tutti gli aspetti dell’essere umano arrivando a implicare molteplici aspetti fino a raggiungere uno stato di soddisfazione interiore attribuibile al giusto equilibrio dei diversi fattori psicofisici. A livello edilizio il comfort ambientale è quella particolare condizione di benessere determinata dal giusto equilibrio di parametri fisici misurabili quali la temperatura, l’umidità dell’aria, il livello di rumorosità e luminosità, rilevati all’interno dell’ambiente. Il c. a. si identifica con il benessere psicofisico delle persone che vivono un ambiente (casa, ufficio) ed è una sensazione dipendente da determinate condizioni ambientali che sono tutte prevedibili e realizzabili con una corretta e responsabile progettazione, realizzazione e gestione degli spazi confinati. Da tale definizione si ha una ulteriore distinzione tra comfort termo-igrometrico, comfort acustico e comfort luminoso.

Comfort (Benessere) termico
Quando il corpo umano, con minimo impegno dei meccanismi di termoregolazione, non prova sensazione di freddo o di caldo, l’individuo viene a trovarsi in uno stato di soddisfazione nei confronti dell’ambiente detto “benessere termico”. Tale condizione ottimale si verifica solo se i parametri ambientali temperatura, umidità relativa e velocità dell’aria sono opportunamente graduati. La ventilazione, può influenzare i parametri microclimatici e svolge un ruolo importante nel processo di termoregolazione del corpo umano e nel garantire situazioni di comfort ambientale. Benessere microclimatico e comfort ambientale si riferiscono alla condizione ambientale in cui l’aria interna è percepita come ottimale dalla maggior parte degli occupanti dal punto di vista delle proprietà sia fisiche (temperatura, umidità, ventilazione) e chimiche (aria “pulita” o “fresca”). Il benessere termico comprende condizioni di comfort globale, cioè di tutto l’organismo, e comfort di tipo locale, relativo a specifiche parti del corpo. E’ legato al mantenimento di condizioni di neutralità termica del corpo attraverso la risposta fisiologica del sistema di termoregolazione, che mantiene costante la temperatura del nucleo corporeo. Il comfort locale è invece legato agli scambi termici localizzati in alcune aree superficiali del corpo. Nella situazione ottimale non c’è alcuna causa che induca sensazioni di discomfort, in nessuna parte del corpo.
Le condizioni microclimatiche possono costituire un rischio per la salute e influenzano la sensazione di benessere. Per tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori occorre misurare lo scostamento delle condizioni microclimatiche reali da quelle di benessere: il datore di lavoro deve provvedere a mantenere il microclima degli ambienti di lavoro in condizioni prossime a quelle di benessere.