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Caso studio:

Waterfront di Marina di Carrara

Il progetto di riqualificazione del Waterfront di Marina di Carrara è finalizzato a migliorarne la funzionalità, i servizi e le relazioni fra l’ambito portuale e la realtà urbana. Si pone come intervento strategico e di valorizzazione dell’offerta turistica della Toscana settentrionale, caratterizzata dalla compresenza di un complesso sistema commerciale, dell’ampio litorale e del sistema storico-naturalistico del bacino marmifero Apuano.

Il progetto prevede una serie di interventi integrati di riqualificazione urbana finalizzati a migliorare le relazioni fra l’ambito portuale, la città e il sistema turistico del litorale.

Il territorio

Il porto di Marina di Carrara, fondato a metà del XIX secolo per l’imbarco del marmo bianco estratto dalle cave, è il più importante scalo mondiale di movimentazione dei prodotti lapidei. E’ posto al centro di un’articolata rete di trasporti internazionali in collegamento con oltre 85 porti di 48 paesi di diversi continenti, offrendo servizi specializzati per l’imbarco/sbarco di merci varie in colli (lapideo, metallo, project cargo) e per i traffici ro-ro. E’ un importante nodo strategico del corridoio plurimodale tirrenico che collega il Mediterraneo al centro Europa.

Un punto di forza del porto è rappresentato, dall’efficiente collegamento con ampie aree retro-portuali, idonee alla costruzione di impianti che possono essere trasferiti con relativa facilità alle banchine di imbarco. All’interno sono collocati l’importante sito produttivo dei Nuovi Cantieri Apuania, una significativa flotta peschereccia, un Club Nautico e 500 ormeggi per imbarcazioni da diporto.

Gli scenari di sviluppo delle attività portuali, alla base del nuovo Piano Regolatore Portuale, prevedono il potenziamento dell’offerta di infrastrutture a disposizione dei traffici commerciali, della cantieristica nautica, delle crociere e del diporto, con la costruzione di una stazione marittima e di una nuova marina da mille posti barca. Il Comune di Carrara e l’Autorità Portuale, a completamento delle previsioni di Piano Regolatore Portuale, hanno definito un sistema di azioni in grado di riqualificare l’intera area che circonda il porto, migliorandone la funzionalità, l’accessibilità e creando spazi pubblici, aree commerciali e itinerari di valore paesaggistico.

Area del progetto

L’intervento è situato nell’area adiacente al sistema portuale di Marina di Carrara, tassello fondamentale di un più ampio contesto insediativo e produttivo che coinvolge l’intero territorio comunale di Carrara. In particolare il sistema territoriale si basa sull’evoluzione e sullo sviluppo storico millenario dell’estrazione e del trasporto del celebre marmo estratto dai versanti delle Alpi Apuane, condotto a valle e, spesso, imbarcato e trasportato via mare.

La fascia litoranea compresa tra l’area portuale e la città, dall’attuale limite del porto fino all’intera carreggiata dei viali Colombo – da Verrazzano, costituisce la zona di intervento: il “waterfront” che si sviluppa a partire dalla foce del torrente Carrione fino alla passeggiata sul molo di ponente. Dalle analisi dello stato di fatto effettuate sono emerse alcune criticità, di carattere viabilistico e di natura architettonica, funzionale e percettiva. La presenza di barriere architettoniche lungo i viali, lo stato dei percorsi pedonali – spesso occupati da autoveicoli in sosta – e la forte commistione con il traffico locale costituiscono alcune di queste criticità, con conseguenze sulle aree verdi situate di fronte al porto, che risultano diffusamente compromesse. A ciò si unisce la ridotta vivibilità delle aree del lungo porto, con particolare riferimento ai viali da Verrazzano e Colombo e alla passeggiata di Ponente, per la presenza di un forte discomfort, anche acustico, generato dai mezzi pesanti che percorrono la strada urbana per raggiungere l’accesso a ponente del porto. Altre criticità riguardano la mancanza di una fruibile passeggiata sul lungo mare e dalla presenza di muri e recinzioni dequalificanti che vanno a schermare le principali prospettive “città-porto” e le visuali verso la catena delle Alpi Apuane.

Inoltre, si è riscontrata la necessità di una riqualificazione ad ampio raggio delle aree di interfaccia porto-città, più degradate e marginalizzate, e del ripristino connettivo del tessuto urbano nelle parti della città oggi divise: la parte più animata di ponente e quella meno vitale di levante.

Approfondimenti tematici

La formazione del quadro conoscitivo, elemento necessario al processo di formazione delle soluzioni progettuali, ha previsto lo sviluppo di approfondimenti interdisciplinari relativi al sistema litoraneo a levante e a ponente del porto, alla fascia delle pinete, all’ambito edificato -a prevalente vocazione residenziale e commerciale (ponente) o produttiva (levante)- e al sistema infrastrutturale. Inoltre, è stato condotta un’analisi di inquadramento storico del territorio e dell’evoluzione del porto di Marina di Carrara fino allo stato attuale.

In particolare stati condotti molteplici studi specialistici legati a :

  1. Aspetto storico-patrimonialistico del porto e del sito della fascia costiera della Marina di Carrara. L’inquadramento storico del porto si è interessato alla nascita e allo sviluppo del porto di Marina di Carrara in quanto storicamente legato alle attività estrattive e alle industrie di marmo del territorio apuano che ancora oggi rappresentano tra le principali attività socio-economiche locali.
  2. L’analisi delle aree di interesse archeologico e siti oggetto di ritrovamenti archeologici.
  3. Inquadramento geomorfologico e archeologico.
  4. L’analisi dell’ambiente idrico superficiale.
  5. L’analisi della vegetazione, flora ed ecosistemi urbani/antropici e naturali.

Il progetto

Le azioni di intervento elaborate per la riqualificazione funzionale, architettonica e paesaggistica delle relazioni urbane di interfaccia Porto-Città afferiscono a quattro ambiti progettuali omogenei

1) PORTA DI LEVANTE – INTERSEZIONE TRA VIALE DA VERRAZZANO, VIALE ZACCAGNA E VIALE DELLE PINETE

Concerne la riorganizzazione e la riqualificazione del sistema stradale di accesso al porto. Al fine di ridurre l’attraversamento della città da parte di mezzi pesanti. è prevista la realizzazione di un sistema di rotatorie per specializzare il traffico urbano e il traffico turistico o di trasporto diretto al porto.

Gli ambiti

2) SISTEMA DEGLI ASSI STRADALI SPECIALIZZATI E SISTEMA DEGLI ACCESSI PROTETTI

Consiste nella riqualificazione dei viali Cristoforo Colombo e Giovanni da Verrazzano che suddividono le aree portuali dalla città attraverso il risezionamento, l’inserimento di rotatorie, di stalli di sosta e con la piantumazione di diverse alberature oggi in lunghi tratti compromesse.

Il fine è quello di provvedere ad una riorganizzazione complessiva della gestione dei flussi veicolari sia in ragione della loro entità (significativa nelle fasce orarie di punta) per il miglioramento degli standard di sicurezza stradale, sia per la qualità del servizio in prospettiva del futuro assetto territoriale esito del potenziamento e della razionalizzazione dell’offerta mercantile, cantieristica e croceristica portuale.

3) PORTA DI PONENTE – INTERVENTI PER LA FRUIBILITA’ FUNZIONALE INTEGRATA DEL SISTEMA LITORALE

Questo ambito interessa la parte ovest dell’area portuale e prevede di riqualificare una zona di oltre 20.000 mq oggi occupata da depositi.

L’obbiettivo è la creazione di un sistema di piazze e di percorsi di collegamento tra città e mare. Sarà realizzata una grande piazza pedonale alberata in corrispondenza della pineta litoranea. La riorganizzazione della viabilità consentirà di realizzare 53 parcheggi. Inoltre saranno realizzati edifici polifunzionali e una foresteria per l’autorità portuale. L’edificio principale che delimita il lato verso il mare della piazza, chiamato “la porta di ponente”, sarà accessibile attraverso una grande scalinata che termina, in copertura, su una terrazza panoramica rivolta verso il mare e le Alpi Apuane. Alle spalle è prevista una ulteriore piazza attrezzata con strutture adatte ad ospitare piccoli mercati o eventi culturali e di intrattenimento.

Dalla piazza si accede ad uno spazio alberato che conduce al mare.

4) PORTA DI PONENTE – INTERVENTI PER LA FRUIBILITA’ PROTETTA DELLA PASSEGGIATA SUL MARE IN CORRISPONDENZA DEL MOLO DI PONENTE

E’ stato studiata un implementazione del sistema di percorsi affacciati sul mare nei pressi della spiaggia e sulla diga foranea del porto ispirandosi alle tradizioni produttive del bacino marmifero e all’evocazione simbolica del paesaggio storico del litorale composto da dune si sabbia, oggi quasi scomparse, popolate da arbusti e vegetazione autoctona . Il sistema delle dune è stato ricreato con vasche curvilinee di altezze diverse che disegnano un labirinto di itinerari verso la spiaggia e il lungo mare.

Le dune

Il sistema delle dune è stato ricreato con vasche curvilinee di altezze diverse che disegnano un labirinto di itinerari verso la spiaggia e il lungo mare.

La prima parte della passeggiata sul mare è un percorso legato alla storia locale tramite alcuni blocchi monolitici che si specchiano nell’acqua richiamando il marmo estratto dalle cave di Carrara e imbarcato da secoli nel porto.
Nei pressi della diga foranea la passeggiata raggiunge un livello più alto, sulla sommità della barriera paraonde, dove si può fruire del  panorama marino e delle coste del vicino golfo dei poeti, lungo un percorso di oltre 1200 m attrezzato con: sedute, sistemi di ombreggiamento e di illuminazione notturna.
Inoltre, l’area portuale è mascherata con un sistema di elementi metallici che fungono da filtri visivi che si affacciano, con ampie finestre, nei punti di maggior interesse paesaggistico consentendo la percezioni delle imponenti attrezzature portuali e cornice naturale delle Alpi Apuane.

Obiettivi strategici

Le azioni progettuali risultano funzionali al raggiungimento dei seguenti obiettivi strategici:

  • delle criticità ambientali, paesaggistiche ed infrastrutturali pregresse riscontrate diffusamente nel comparto urbano afferente all’ambito insediativo del Porto
  • dell’attuale offerta cantieristica, mercantile e croceristica portuale;
  • e più integrata efficienza intermodale e competitività logistico produttiva rispetto ad una domanda sempre più specializzata ed attenta all’offerta di processi industriali integrati e rispettosi delle tempistiche contrattuali e relative velocità commerciali.