Fonti: EEA, Vocabolario online Treccani.
L’inquinare, l’inquinarsi; contaminazione di un qualsiasi ambiente o mezzo, naturale o artificiale (acqua, alimenti, colture, ecc.), a opera di batterî o altri agenti (prodotti di rifiuto di stabilimenti industriali, ecc.).
L’i. è un fenomeno che altera sistemi come l’aria, l’acqua o il suolo in modo tale da riuscire a renderli dannosi per i viventi. Tra le diverse tipologie di inquinanti vi sono:le sostanze chimiche, le polveri, il rumore e le radiazioni. Hanno molte fonti diverse: alcune sono diffuse (come i trasporti o l’agricoltura), altre sono legate a un luogo specifico (come uno stabilimento o una centrale elettrica). Gli inquinanti rilasciati in un punto possono causare danni locali o anche percorrere lunghe distanze. Il rapporto «Segnali 2020» dell’EEA osserva l’inquinamento attraverso diverse prospettive legate al lavoro dell’Agenzia e alla normativa UE.
Esistono diverse forme di i.
I. ambientale
Il complesso delle contaminazioni che conseguono a varie attività umane alterando le caratteristiche dell’ambiente in cui l’uomo vive. Esso a sua volta è distinto in: atmosferico -alimentato dai prodotti gassosi provenienti dallo scarico a cielo aperto, in assenza di opportuni sistemi di depurazione dei fumi degli impianti di riscaldamento, dei motori a combustione, dei complessi industriali-. I. del suolo, causato principalmente da prodotti non biodegradabili e da composti chimici, metallurgici, ecc. non rapidamente eliminabili.
I. delle acque
(di falda, fluviali, lacustri, marine costiere), provocato dalle acque di rifiuto degli agglomerati urbani e dei complessi industriali, dallo scarico delle acque di lavaggio delle petroliere, ecc.
I. termico
Originato dalle acque utilizzate industrialmente come fluido di raffreddamento e reimmesse in fiumi e laghi con temperatura superiore a quella dell’ambiente, di cui turbano le condizioni; i. radioattivo, quello provocato da esplosioni atomiche e termonucleari, dalle centrali nucleari, ecc.
I. alimentare
Di origine batterica, o causato da sostanze nocive all’organismo umano, le quali pervengono agli alimenti stessi attraverso svariate vie. Ad esempio: l’incauto uso di prodotti destinati all’agricoltura (erbicidi, insetticidi), lo scarico dei rifiuti industriali, l’uso di particolari involucri.
Inquinamento acustico
(o da rumore, o sonoro), espressione usata per indicare il danno che può essere provocato dai rumori eccessivi, con innalzamento del livello sonoro al di sopra della soglia di tollerabilità, particolarmente grave per uomini e animali viventi nelle vicinanze di aeroporti, di luoghi di grande traffico, o per gli operai in certi ambienti di lavoro.